Un eccesso di mortalità da tumori linfoematopoietici, in particolare leucemia mieloide, e tumori cerebrali, è stata osservata in un’indagine compiuta tra anatomisti, patologi e lavoratori dell’industria funeraria tutti esposti per lavoro alla Formaldeide.
I Ricercatori del Netherlands Cancer Institute di Amsterdam, in Olanda, hanno studiato la relazione tra mortalità legata alle abitudini lavorative ed esposizione a Formaldeide tra queste categorie per valutare il rischio di cancro nell’industria funeraria.
Professionisti impiegati nell’industria funeraria e deceduti tra gennaio 1960 e gennaio 1986 per tumori linfoematopoietici ( n=168 ) o tumori cerebrali ( n=48 ) ( casi ) sono stati confrontati con un gruppo di soggetti defunti di controllo ( n = 265 ).
La mortalità per leucemia mieloide è aumentata in modo statisticamente significativo con l’aumentare del numero di anni per gli imbalsamatori ( P per tendenza = 0.02 ) e con l’aumento del picco di esposizione a Formaldeide ( P per tendenza = 0.036 ).
Rispetto ai soggetti che avevano portato a termine meno di 500 imbalsamazioni nel corso della vita, la mortalità da leucemia mieloide è risultata più elevata tra quelli che hanno svolto l’attività di imbalsamatore per più di 34 anni ( odds ratio, OR=3.9; P=0.024 ), quelli con più di 3.068 imbalsamazioni effettuate ( OR=3.0; P=0.057 ) e tra quelli con un’esposizione cumulativa stimata alla Formaldeide superiore a 9.253 parti per milione-ore ( OR=3.1; P=0,047 ).
Queste esposizioni non sono risultate legate ad altri tumori linfoematopoietici o a tumori cerebrali.
In conclusione, la durata della pratica di imbalsamazione e le correlate esposizioni a Formaldeide nell’industria funeraria sono risultate associate a un aumento statisticamente significativo del rischio di mortalità per leucemia mieloide. ( Xagena2009 )
Hauptmann M et al, J Natl Cancer Inst 2009; 101: 1696-1708
Onco2009