L’attività fisica abituale presenta sia effetti fisiologici che metabolici, che possono moderare il rischio di declino della funzione renale.
E’ stata valutata l’ipotesi se più alti livelli di attività fisica fossero associati ad un più basso rischio di declino della funzione renale negli anziani.
Sono stati studiati 4.011 soggetti di età uguale o superiore ai 65 anni, partecipanti al Cardiovascular Health Study ( CHS ), sottoposti ad almeno due misurazioni della funzione renale nell’arco di 7 anni.
E’ stato fissato un punteggio di attività fisica in una scala da 2 a 8 in base alle kilocalorie spese per settimana e al cammino percorso.
Il rapido declino della funzione renale è stato definito come una perdita superiore a 3 mL/min/1.73 m2 per anno della velocità di filtrazione glomerulare.
Il 23.9% dei partecipanti ha presentato rapido declino della funzione renale, pari a 4.1 eventi per 100 persone-anno.
Il rischio stimato di rapido declino della funzione renale è stato del 16% nel gruppo a più alta attività fisica ( punteggio di 8 ) e del 30% nel gruppo a più bassa attività fisica ( punteggio di 2 ).
Dopo aggiustamento per le multivariabili, è stato trovato che i due gruppi a più alta attività fisica ( punteggi di 7-8 ) erano associati ad un più basso rischio del 28% di rapido declino della funzione renale., rispetto ai due gruppi a più bassa attività fisica ( punteggio 2-3 ).
In conclusione, i più alti livelli di attività fisica sono risultati associati a un più basso rischio di rapido declino della funzione renale tra gli anziani. ( Xagena2009 )
Robinson-Cohen C et al, Arch Intern Med 2009; 169: 2116-2123
Nefro2009