Il regolare esercizio fisico produce effetti benefici sulla salute, ma la prescrizione dell’attività fisica con l’obiettivo di migliorare i fattori di rischio cardiovascolari nei soggetti con stile di vita sedentario rimane non ancora ben definita.
Lo studio, coordinato da Glen E. Duncan della Washington University di Seattle negli USA, ha arruolato 492 adulti sedentari, il cui il 64% donne.
Questi soggetti sono stati assegnati in modo casuale a counseling con l’obiettivo di modificare lo stile di vita mediante esercizio fisico, o ad un consiglio medico.
La durata ( 30 minuti ) ed il tipo di esercizio ( camminare ) sono rimasti costanti, mentre l’intensità di esercizio e la frequenza sono state differenziate in 4 prescrizioni di esercizio:
- intensità moderata-bassa frequenza
- intensità moderata-alta frequenza
- intensità elevata-bassa frequenza
- intensità elevata-alta frequenza
A 6 mesi, l’esercizio di intensità elevata-alta frequenza, l’esercizio di intensità elevata-bassa frequenza e l’esercizio di intensità moderata -alta frequenza hanno dimostrato un significativo miglioramentodei livelli di colesterolo HDL ( p < 0.03 ), del rapporto colesterolo totale-colesterolo HDL ( p < 0.04 ) e del consumo massimo di ossigeno ( p < 0.01 ) rispetto al consiglio medico.
A 24 mesi, l’aumento del consumo massimo di ossigeno è rimasto significativamente più alto rispetto al basale nell’attività fisica di intensità elevata-alta frequenza, di intensità elevata-bassa frequenza, e di intensità moderata-alta frequenza ( p < 0.01 per tutti ).
Nessun significativo effetto è stato invece osservato riguardo ai livelli di colesterolo HDL ( p = 0.57 ) o del rapporto colesterolo totale-colesterolo HDL ( p = 0.64 ).
I dati dello studio hanno mostrato che l’esercizio fisico ( camminare ) eseguito ad intensità elevata o ad alta frequenza è in grado di produrre miglioramenti nel lungo periodo nel fitness ( capacità ) cardiorespiratorio.
Ulteriori benefici possono essere ottenuti facendo ancor più attività fisica, o combinando l’esercizio di alta intensità con quello ad alta frequenza. ( Xagena2005 )
Duncan EG et Al, Arch Intern Med 2005; 165: 2362-2369
Cardio2005