Lo studio ha valutato la relazione tra assunzione di pesce ed acidi grassi polinsaturi ( PUFA ) omega-3 a lunga catena, e rischio di ictus nei maschi.
Sono stati presi in considerazione 43.671 maschi, d’età compresa tra 40 e 75 anni, privi di malattie cardiovascolari al momento dell’arruolamento nel 1986.
Il periodo di osservazione ( follow-up ) è stato di 12 anni. Durante il quale sono stati documentati 608 ictus, di cui 377 di natura ischemica, 106 di natura emorragica e 125 non classificati.
Il rischio relativo di ictus ischemico è risultato significativamente più basso nei soggetti che hanno assunto pesce 1-3 volte al mese (RR=0,57; 0,35-0,55).
Tuttavia un’assunzione più frequente di pesce non è risultata associata ad un ulteriore riduzione del rischio, infatti l’RR è stato pari a 0,54 in coloro che hanno assunto pesce 5 o più volte al mese.
Gli Autori hanno concluso che mangiare pesce almeno una volta al mese può ridurre il rischio di ictus ischemico nei maschi. ( Xagena 2002 )
He K et al, JAMA 2002; 288:3130-3136