Giovanna Serenelli, Policlinico Monteluce Perugia.
La proloterapia è una terapia che ha circa una cinquantina di anni di vita ed è stata molto utilizzata sia da osteopati che da medici allopati. Molto diffusa, sino a qualche tempo fa, sia nell'America del Nord, che in quella del Sud, consiste nell'iniezione nei tendini, nei legamenti o nelle articolazioni di svariati tipi di soluzioni, che, in linea di principio, innescano nella sede di iniezione un processo infiammatorio asettico.
Esse, hanno nella zona di iniezione un effetto irritante che stimola l'attività di particolari cellule (fibroblasti) in grado di sintetizzare collagene. Questa sostanza è la stessa che si ritrova nelle cicatrici.
Un incremento di produzione di collagene dovrebbe rinforzare le strutture nelle quali è stata iniettata, riducendo anche il dolore. Una terapia mal condotta potrebbe peraltro causare danni, anziché benefici.
Un consiglio specifico sull'utilità di questo tipo di terapia, deve essere richiesto a specialisti che si occupino dell'apparato osteo-articolare.
Ci si potrà rivolgere pertanto, dopo attenta valutazione del singolo caso clinico da parte di un ortopedico (SSN), ad un fisiatra (SSN), ad un osteopata o ad un allopata. ( Xagena 2000 )