Anche la dose più bassa possibile di Acido Acetilsalicilico ( 75 mg; Aspirina ) può prevenire il cancro intestinale, se presa regolarmente, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Gut.
Questo effetto protettivo è evidente dopo un solo anno nella popolazione generale, non solo nei soggetti considerati a rischio di sviluppare la patologia, che rappresenta la seconda causa più comune di morte per cancro nel mondo, uccidendo quasi mezzo milione di persone ogni anno.
Anche se le ricerche precedenti hanno dimostrato che l'Acido Acetilsalicilico protegge dal tumore all'intestino, non si sa quale sia la dose più efficace e quanto a lungo debba essere assunta.
Durante la ricerca, sono state analizzate poco meno di 2.800 persone con tumore intestinale e poco meno di 3.000 persone sane.
Tutti i partecipanti hanno completato i questionari sulla frequenza alimentare e sullo stile di vita.
L’assunzione di FANS ( farmaci antinfiammatori non-steroidei ) è stata classificata come più di 4 compresse al mese di Acido Acetilsalicilico a basso dosaggio ( 75 mg ), altri FANS, o un mix di entrambi.
La probabilità di sopravvivere una volta diagnosticato un cancro intestinale o di sviluppare la malattia è stata poi monitorata per 5 anni.
In tutto, 354 soggetti ( 15.5% ) tra quelli con carcinoma dell’intestino stavano assumendo Aspirina a basso dosaggio rispetto ai 526 ( 18% ) tra i loro coetanei sani.
L’assunzione regolare di qualsiasi tipo di FANS ha ridotto la probabilità di sviluppare tumore intestinale rispetto a coloro che non avevano preso questi anti-infiammatori.
Questo risultato prescindeva dalle scelte di vita, dall’età, dalla dieta, dal peso e dal livello di deprivazione.
Dopo 1 anno, l’assunzione giornaliera di Aspirina a basso dosaggio si è rivelata associata a una riduzione del 22% del rischio di sviluppare cancro intestinale, e l'entità della riduzione del rischio è risultata cumulativa, passando al 30% dopo 5 anni.
Durante il periodo di monitoraggio sono morte 1.170 persone su un totale di 3.417 pazienti con diagnosi di tumore intestinale ( compresi quelli che erano sani all'inizio dello studio ). La maggior parte di questi decessi ( 1.023 ) erano attribuibili alla malattia.
Informazioni sull’assunzione di FANS erano disponibili per 676 di questi 1.023 decessi, ed è emerso che l’impiego di farmaci antinfiammatori di qualsiasi tipo non ha influenzato il rischio di morte per qualsiasi causa, né ha aumento la sopravvivenza.
I risultati hanno soprattutto indicato che alte dosi di Aspirina, prese per lungo tempo, non sono necessarie per prevenire il cancro intestinale. ( Xagena2010 )
Fonte: British Medical Journal, 2010
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