Uno studio di ampie dimensioni ha mostrato che la maggior parte del supplementi ( ad eccezione degli integratori di Calcio ) forniscono pochi benefici per la salute, e alcuni possono anche risultare dannosi.
Dallo studio è emerso che alcuni supplementi erano associati a un aumentato rischio di morte precoce.
Ad esempio, le donne che hanno assunto integratori a base di Ferro hanno presentato una probabilità più alta del 3.9% di morire rispetto alle donne che non li hanno assunti.
Donne che hanno assunto un multivitaminico hanno affrontato un rischio del 2.4% più elevato di morte prematura.
Altri integratori ( Vitamina B6, Acido folico, Ferro, Magnesio, Zinco e Rame ) sono risultati correlati a un rischio leggermente più elevato di mortalità.
Lo studio ha seguito quasi 39.000 donne per una media di 19 anni, e ha valutato l'uso di integratori mediante 3 questionari somministrati nel 1986, 1987 e 2004, ed è stato monitorato il tasso di mortalità.
Le donne coinvolte nello studio avevano 62 anni di età.
L'uso di integratori è aumentato dal 63% tra le donne nel 1986 all’85% nel 2004.
Durante lo studio più di 15.000 donne sono morte.
I ricercatori hanno controllato vari fattori quali l'età, la dieta, il peso, l’abitudine al fumo e le condizioni di salute al basale, in modo da isolare l'impatto di vitamine e minerali.
L'unica eccezione è stata rappresentata dagli integratori di Calcio, che hanno ridotto il rischio di mortalità tra le donne del 3.8%.
Tuttavia, non è stato evidenziato alcun nesso tra consumo di quantità sempre più elevato di Calcio e una diminuzione costante del tasso di mortalità.
Secondo gli Autori della ricerca, in base alle prove esistenti, ci sono poche giustificazioni per l'uso generale e capillare di integratori alimentari, a meno che ci sia una ragione medica o carenza di una particolare sostanza nutritiva. ( Xagena2011 )
Fonte: Archives of Internal Medicine, 2011
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