Gabriella La Rovere, Medicina Estetica e Naturale.
L’aloe è una pianta appartenente alla famiglia delle Gigliacee, come il giglio, il tulipano, l’aglio. Usato come rimedio sin dagli albori della storia, scritti medici egizi del 1500 a.C., la raccomandano per infezioni ed affezioni cutanee.
Le sue attività principali sono quella amaro-tonica, lassativa, cicatrizzante (per uso esterno). Per l’attività schermante nei confronti dei raggi UV, rientra nella composizione di prodotti solari. Il gel di aloe è in grado di penetrare il tessuto cutaneo, di esercitare un’azione anestetica locale, di agire come antiflogistico e di migliorare il microcircolo locale.
A causa del potente effetto lassativo, l’uso dell’aloe è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento. L’uso prolungato dell’aloe provoca ipopotassiemia, per cui occorre stare attenti all’eventuale contemporanea assunzione di glicosidi cardioattivi ( Digitale ), diuretici e cortisonici. Non va impiegato in caso di appendicite.( Xagena 2001 )