Il melanoma cutaneo è il quinto tumore più comune negli Stati Uniti. I fattori di rischio modificabili, con l'eccezione della esposizione alle radiazioni ultraviolette ( UVR ), sono poco conosciuti.
Il caffè contiene numerosi composti bioattivi e può essere associato inversamente con il melanoma.
Tuttavia, precedenti evidenze epidemiologiche sono limitate.
L'assunzione di caffè è stata valutata al basale con un questionario di frequenza alimentare nello studio prospettico di coorte National Institutes of Health-AARP.
Tra 447.357 pazienti bianchi non-ispanici senza cancro al basale, sono stati individuati 2.904 casi incidenti di melanoma maligno nel corso di 4.329.044 anni-persona di follow-up, con una mediana di 10.5 anni di follow-up.
Sono stati stimati gli hazard ratio ( HR ) per l'assunzione di caffè e successivo rischio di melanoma, utilizzando chi non-beveva caffè come gruppo di riferimento.
Nei test statistici i valori di P inferiori a 0.05 sono stati interpretati come statisticamente significativi.
La categoria con consumo di caffè più alto è risultata inversamente associata a melanoma maligno ( 4 o più tazze al giorno: HR=0.80, P tendenza=0.01 ).
Questa associazione era statisticamente significativa per la caffeina ( 4 o più tazze al giorno: HR=0.75, P tendenza=0.01 ), ma non per il caffè decaffeinato ( P tendenza=0.55 ).
In conclusione, una superiore assunzione di caffè è risultata associata a una modesta diminuzione del rischio di melanoma in questo ampio studio di coorte statunitense.
Sono necessari ulteriori ricerche sull’assunzione di caffè e dei suoi componenti, in particolare la caffeina, in merito al melanoma. ( Xagena2015 )
Loftfield E et al, J Natl Cancer Inst 2015;107(2): dju421
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