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Aumentato rischio di demenza nei soggetti con anemia


L’anemia, o bassi livelli di globuli rossi, possono aumentare il rischio di demenza, secondo uno studio pubblicato su Neurology, la rivista dell'American Academy of Neurology.

L'anemia è comune negli anziani e si verifica in circa il 23% degli adulti di età uguale o superiore ai 65 anni.
L’anemia è stata anche associata a un aumentato rischio di morte precoce.

I Ricercatori dell’University of California - San Francisco ( UCSF ) hanno preso in esame 2.552 anziani di età compresa tra 70 e 79 anni.
Nell’arco di 11 anni questi soggetti sono stati sottoposti a esami per evidenziare l’eventuale stato anemico e a test di memoria e a test cognitivi.

In questa coorte 393 soggetti erano anemici all'inizio dello studio. Al termine dello studio, 445 ( approssimativamente il 18% ) dei partecipanti, ha sviluppato demenza.

La ricerca ha scoperto che le persone che soffrivano di anemia all'inizio dello studio avevano un rischio del 41% più elevato di sviluppare demenza rispetto a coloro che non erano anemici.
Il legame è rimasto anche dopo aver considerato altri fattori, come l'età, la razza, il sesso e l'educazione.

Delle 393 persone con anemia all’inizio dello studio, 89 ( 23% ) hanno sviluppato demenza, contro 366 su 2.159 ( 17% ) persone che non avevano anemia in fase iniziale.

Ci sono diverse spiegazioni del perché l'anemia possa essere associata alla demenza. Ad esempio, l’anemia può rappresentare un indicatore di cattiva salute in senso generale, oppure i bassi livelli di ossigeno a livello cerebrale, derivanti dallo stato anemico, possono ridurre la capacità mnemonica e la capacità di pensiero, e possono contribuire al danneggiamento dei neuroni. ( Xagena2013 )

Fonte: American Academy of Neurology, 2013

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